Compostiera a rappOrto

...alle prese con la compostiera

Domenica 13 Novembre a rappOrto abbiamo costruito la compostiera, prossimamente c’è in progetto la costruizione di una piccola serra. Qualche idea? Suggerimenti? Conoscenze?  Ti aspettiamo domenica prossima!
 

DECALOGO DEL COMPOSTAGGIO

Aereazione, umidità, calore e un po’ di vermetti.

Il compostaggio è quel sistema per cui si prende del materiale vegetale (che per noi è uno scarto) e lo si dà da mangiare a dei batteri che ne faranno un materiale terroso ottimo per coltivare. Più si riesce a far star bene questi batteri e migliore sarà il risultato del loro “lavoro”.


Il contenitore dev’essere ben areato e minimizzare la dispersione termica (può essere, per esempio più o meno cubico con lato di lunghezza superiore ai 60cm), e va preferibilmente appoggiato a diretto contatto col suolo.

L’areazione serve a permettere che avvenga degradazione della sostanza organica da parte dei batteri aerobici (che sono quelli che ci servono). Il compost va iniziato mettendo all’interno della compostiera un primo strato di ramaglie e foglie che manterranno un’elevata aereazione anche dal basso. Poi si procederà un po’ alla volta aggiungendo scarti vegetali. Il materiale più umido è bene che sia alternato a materiale più secco (o fibroso-legnoso) come foglie, in modo da tentare di mantenere un equilibrato rapporto Carbonio/Azoto, che fa bene alla dieta dei batteri ed alle piante stesse che con esso alimenteremo!

La bassa dispersione termica permetterà al compost di mantenere una temperatura più elevata. Questo farà lavorare i batteri più in fretta e porterà all’eliminazione di buona parte della stessa comunità microbica, per opera della temperatura elevata, subito dopo il suo massimo sviluppo.

Per dar modo, sempre ai batteri, di portare avanti la decomposizione è importante mantenere un elevato grado di umidità. Se i nostri scarti non sono molto umidi possiamo lasciare che ci piova sopra o, altrimenti, innaffiarli , se ci sembra che siano troppo asciutti.

Il contenitore per il compost andrebbe poggiato direttamente sul suolo, per permettere ai lombrichi di risalire fino ad esso ed andare a digerire e rimestare la massa in degradazione. Il contenuto va rimestato ogni 20/30 giorni, in modo da permettere al materiale più esterno, che si sarà degradato meno, di finire all’interno della massa e beneficiare di temperatua e umidità più elevate.

Dopo almeno 3 mesi (a seconda della temperatura ambientale e da ciò che ci abbiamo messo dentro) avremo un compost maturo e utilizzabile. Questo potrà essere sparso sulle aiuole o mescolato con altra terra, la quale andrà sempre e comunque pacciamata (coperta con materiale organico non ancora decomposto) per evitarne l’ossidazione troppo rapida dovuta agli agenti atmosferici.   Francesco

è fatta... mancano solo le foglie e i lombrichi

compostiera a rappOrto

 

 

 

 

Informazioni su trameurbane

Trame urbane/Guerrilla Garden è un collettivo bolognese che sulla scia delle esperienze diffuse di guerrilla garden, è sensibile alla riappropriazione degli spazi e alla creazione di orti urbani dal basso convinti che possano diventare una nuova forma di piazza e di relazioni, ricostruendo un piccolo tassello di tessuto sociale urbano. In modi diversi tutti coloro che partecipano al progetto Trame urbane/Guerrilla Garden si sono occupati di nuove forme di resistenze urbane e contadine e di nuove modalità di creazione di spazi di socialità e convivialità.
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3 risposte a Compostiera a rappOrto

  1. trameurbane scrive:

    certo certo!così appena arriva la primavera ci sbizzarriamo!

  2. Pingback: Meglio un passato di verdura che un futuro di … « Orto urbano a Bologna

  3. giusyaloe scrive:

    c’è ancora bisogno di mobili vecchi…da riadattare?

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